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Astrologia ed evoluzione

 (di Tom Crisci)
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Per riuscire ad inquadrare ed accettare l’astrologia quale possibilità di scoprire, almeno a grandi linee, una certa direzione e percorso che potremmo seguire nel cammino della nostra vita è doveroso fare una premessa : è possibile, entro certi limiti, cambiare con la volontà il nostro destino, oppure siamo legati a tappe evolutive già stabilite e tutto il nostro percorso è già segnato?

 

Insomma possiamo ogni tanto affermare : “IL mio destino è nelle mie mani?”  Difficile a dirsi. Sono domande vecchie come l’intero universo. Io, francamente, non me la sentirei di schierarmi né tra i fatalisti e né tra quelli che pensano che con la volontà si possa ottenere tutto.

 

Molti fatti comunque sembrano dimostrarci che certe scadenze sono inevitabili e che siamo legati a certi ritmi che regolano le nostre azioni e la nostra vita.

Eppure, spesso e volentieri (e questo è capitato anche al sottoscritto) si ha la netta impressione che se andiamo in quella specifica direzione è perché noi l’abbiamo stabilito con i nostri sforzi e sacrifici, che se realizziamo un successo è perché noi abbiamo deciso di impegnarci su tutti i fronti per ottenerlo.

 

Come riuscire quindi a risolvere questo problema con radici così profonde?

 

Io sono giunto alla conclusione (e credo di non essere l'unico) che probabilmente abbiamo una pagina del nostro destino già scritta e un’altra ancora da scrivere e in relazione alla legge del karma  questo potrebbe avere anche un senso: se crediamo in una vita precedente, durante la quale abbiamo commesso errori che paghiamo in questa attuale, altrettanto dobbiamo credere che nella vita che stiamo vivendo commetteremo sicuramente altri errori  che genereranno altro karma e che probabilmente ci faranno vivere altre vite future.

 

Ammettendo che quanto sopra ipotizzato sia davvero così, sorge subito una domanda: quando usciremo da tutto questo “tran-tran”, nascere - morire - rinascere e morire?  E poi, di conseguenza, ne spunta subito un’altra: perché tutto questo?

 

Chi potrebbe dirlo? Io credo pochissimi o forse nessuno con assoluta sicurezza.

 

Probabilmente, quando avremo compreso che tutto il nostro mondo non è solo questo tangibile e materiale nel quale viviamo, saremo in grado di vedere le cose nel modo giusto e alla luce della assoluta e unica verità. Per ora dobbiamo accontentarci di quello che la nostra innata ed umana miopia ci permette di vedere.

 

Un esempio potrebbe essere questo: paragoniamo il mare ad un livello di  coscienza molto più elevato e noi stessi a tante bottiglie con dell’acqua ghiacciata dentro. Fino a che noi non troveremo il modo e l’energia giusta per fare sciogliere questa acqua e unirci a quella del mare, e quindi di attuare un completo cambiamento di stato e modalità di vita, non usciremo da questa bottiglia(=vita materiale).

Le modalità per riuscire a sciogliere questo “ghiaccio” sono praticamente il succo  di tutte le dottrine religiose ed esoteriche presenti sul nostro pianeta. Peccato che sia estremamente difficile capirne veramente il senso, senza farsi abbagliare da falsi segnali culturali, religiosi o politici.

 

Ma ce ne sarebbero migliaia di esempi e metafore: ad esempio paragonare per astratto le nostre vite sul pianeta terra ad una stanza immersa nelle tenebre e percepire ed ascoltare segnali indistinti e incerti di voci provenienti da un’altra stanza accanto (l’aldilà): tuttavia fino a quando non troveremo una luce più o meno intensa per capire dove possa essere la porta che conduce nell’altra stanza  (=livello di coscienza più elevato che  porta ad un certo grado di illuminazione ) ed una chiave (=conoscenza ) per aprirla, rimarremo sempre nella stessa stanza terrena immersi nell’oscurità e anche per varie vite, chi lo sa?

 

Torno comunque a ribadire che essere illuminati, a mio parere, non sempre significa essere religiosi, caritatevoli o colti.

E' una cosa che nasce da dentro e allo stesso tempo è fecondata da un’altra forza più grande di noi e credo che chi ne venga a contatto non potrebbe farci nulla. Gli succede e basta! E' come l'aprirsi improvviso di un canale pronto a ricevere e dare energia divina.

 

Infatti io ho sempre pensato che illuminato sia stato Cristo, illuminati saranno stati senz’altro Budda, Maometto o tanti altri… ma le religioni a cui hanno dato seguito non lo sono necessariamente sempre state, perché sono state portate avanti da uomini  e quindi manipolate per scopi che in molti casi sono stati ben lontani da qualsiasi illuminazione o raggiungimento della verità ultima.

 

Tornando all’astrologia e all’eventuale messaggio che potrebbe rivelarci, alla luce di quanto sopra affermato, credo che sia davvero difficile stabilire la situazione con chiarezza, anche perché si tratta di cose non verificabili che ognuno interpreta a suo modo.

 

Tuttavia, come già molti hanno affermato, i fattori indicanti con tutta probabilità un percorso evolutivo della persona sono i seguenti:

 

 

 

 

  

Anche in questo caso un’analisi attenta e con i piedi per terra può aiutare non poco: se per esempio in un tema notiamo un Saturno molto afflitto e, contemporaneamente, vediamo che l’asse nodale ci propone un NODO NORD in Capricorno o 10° Casa, già si potrebbe arguire che in questa vita dovranno essere compresi dei valori saturnini  da parte della persona, quindi assunzione di responsabilità, conquista dell'indipendenza e imparare a contare quasi sempre sui propri mezzi, sacrifici e sforzi, aspettandosi poco aiuto da parte della famiglia di origine o dagli altri in generale.

 

In definitiva possiamo considerarci come degli attori ai quali un “oscuro” regista ha affidato una parte da recitare in questo “teatrino” che noi impariamo a chiamare VITA. Durante il cammino capiremo cosa siamo e quello che dovremmo fare.

  

Riporto qui un esempio di tema natale con un breve tentativo di interpretazione, sperando che possa essere utile.

 

 

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