Vorrei in poche parole spiegare ciò che mi ha spinto a proseguire gli studi astrologici, nonostante io abbia avuto spesso tentennamenti e dubbi , come normalmente succede… I dubbi fanno andare avanti. Le certezze senza senso, il più delle volte no.

Il mio approccio personale all’Astrologia è del tutto concreto, come una sorta di "inquieto ricercatore“,  mai contento delle cose date per scontate, una mente che tenta di "scavare" nei fatti apparentemente banali del quotidiano e in certe reazioni delle persone, in modo da trovare dei possibili collegamenti con condizioni psicologiche particolari e specifici comportamenti.

Come potrei autodefinirmi? Forse una sorta di “007” dell’Astrologia e non solo per quello che potrebbe riguardare il lato caratteriale e psicologico di un individuo, ma anche nell' osservare come certe configurazioni e punti precisi di un tema natale influiscano soprattutto sulla salute e sugli eventi di un certo rilievo, siano essi positivi o negativi.

Nonostante io sia molto convinto dell'Astrologia quale ottimo mezzo di ricerca e miglioramento personale, non ho mai fatto di questa materia un atto di fede cieca perché tendo sempre a cercare di verificare nel modo più sistematico e serio possibile tutto ciò che viene affermato in qualsiasi sede.

Infatti, se dovessi descrivere il tipo di scuola astrologica che preferisco o i criteri ed i testi con i quali mi sono formato, direi che ho sempre seguito un concentrato di tutte e nessuna scuola, e quindi non amo molto catalogare ed etichettare persone o teorie con troppa facilità e superficialità di giudizio.

Questo perché credo che ogni autore che ho avuto il piacere di leggere mi abbia lasciato qualcosa di buono.

Tirando le somme, credo che le ragioni principali per le quali ho deciso di occuparmi di Astrologia siano state una fortissima curiosità mista ad una divorante passione per i meccanismi del cosmo e la loro straordinaria relazione e somiglianza con le vicende e i comportamenti della razza umana.

"Ciò che sta in alto è uguale a ciò che sta in basso..." disse qualcuno che aveva capito molte cose...

Tom Crisci, 26-08-2007

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